Quando viaggio e mi trovo a visitare una nuova città, oltre a cercare un Mc Donalds mi domando sempre“cosa c’è da vedere?”, quindi vado su google e le risposte che trovo oltre che fredde risultano anche monotone nella loro descrizione. Ma chi meglio di una guida turistica può raccontarci le bellezze di quel posto? Ho quindi deciso di intervistare Camilla Calò di www.visitingbologna.it una persona squisita che riesce a trasmettere la propria passione anche attraverso una cornetta telefonica.
Sono laureata in Conservazione dei Beni Culturali ma ho avuto
diverse esperienze anche in altri campi sia in Italia che all’estero e mentre
ero in svizzera, ho sentito la mancanza dell’Italia. Faccio la guida turistica
ormai da quasi tre anni, ed essere di Bologna credo sia un valore aggiunto per
questo tipo di lavoro, alzarsi poi ogni mattina e incontrare persone diverse mi diverte molto. Mi occupo anche di organizzazione di eventi
culturali,ma la mia attività principale rimane quella di guida.
Se dovessi descrivere
Bologna in poche righe …
Bologna è sicuramente una città universitaria, e gran parte
della sua economia si basa proprio sugli studenti. Volendo è facile quindi confrontarsi con ragazzi provenienti da tutto il mondo, ma il rapporto dei bolognesi
con loro è altalenante, un pó odio e amore.
Ogni città ha un luogo simbolo che la
rappresenta, qual è quello bolognese?
Di luoghi
simbolo ce ne sono diversi ma quello sicuramente più amato dai bolognesi è il santuario di
S. Luca. Si trova sul Colle della Guardia ed è amata dai bolognesi perché al rientro da un viaggio, che sia in macchina o in treno, la prima cosa che si vede è questa chiesa, lì allora puoi dire siamo
arrivati!
Al giorno d’oggi il turista, come nel
quotidiano, tende ad essere frenetico, quale itinerario suggeriresti per chi ha
poco tempo a disposizione?
Io lo chiamo
“Bologna i fondamentali” non puoi venire a Bologna e non vedere Piazza
Maggiore, cantata da Lucio Dalla dove c’è la basilica di S. Petronio e la
fontana del Nettuno. Poi il palazzo dell’archiginnasio prima sede
dell’università di Bologna con all’interno il teatro anatomico, il mercato
medievale, e ovviamente le due torri. Infine se si ha ancora un
po’ di tempo le sette chiese, che in realtà non sono 7 ma un insiemechiese collegate l’una all’altra in pieno
centro, con la sensazione però di essere in campagna.
In quale periodo dell’anno consiglierebbe
ad un turista di visitare la città?
La stagione
migliore sicuramente è Maggio/giungo per quanto riguarda la temperatura, ma
durante l’anno ci sono molte iniziative ad esempio legate alla musica come il
Bologna Jazz festival che si svolge a
novembre, o all'arte con Artefiera, mostra dedicata all’arte contemporanea nel mese di gennaio.
Da Giugno 2011 Matteo Lepore è
Assessore al turismo, e all’economia e promozione della città, che consiglio
daresti per valorizzare di più Bologna?
È un ‘amministrazione
che ha fatto molto per la città, come la pedonalizzazione del centro storico
durante il week-end, rendendola più vivibile; un bel consiglio che darei è semplicemente di
tipo logistico, legato all’accoglienza dei pullman turistici che trovano difficoltà a fermarsi nelle aree di sosta autorizzate.
Raccontaci un episodio curioso
capitato durante una visita.
Tra i vari tour che propongo c'è quello enogastronomico dove si va a vedere la produzione dell’aceto
balsamico, come si fa il prosciutto di Parma, il parmigiano reggiano. Recentemente tramite email ho ricevuto una prenotazione
per questo tour dove specificavano che il gruppo in visita non mangiava però né
maiale nè formaggi... diciamo che fortunatamente l’Emila Romagna ha tanto altro
da far vedere ed assaggiare.
Ringrazio ancora una volta Camilla per la sua disponibilità!
Ringrazio ancora una volta Camilla per la sua disponibilità!
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